Sulla base di una specifica esperienza nel settore della responsabilità degli enti, lo Studio assiste persone giuridiche, società e associazioni indagate o imputate ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.
Come è ormai noto, eventuali condotte illecite realizzate dai soggetti posti in posizione apicale e dirigenziale all’interno dell’azienda o da dipendenti sottoposti al loro controllo o vigilanza possono dar luogo a pesantissime conseguenze sanzionatorie, fino a minacciare la stessa operatività dell’impresa coinvolta.
Il decreto “231” prevede infatti l’applicazione di sanzioni pecuniarie e interdittive estremamente gravose (interdizione dall’esercizio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, delle licenze o delle concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi ed eventuale revoca di quelli già concessi; divieto di pubblicizzare beni o servizi).
Oltre a tali sanzioni c.d. “para-penali”, è necessario porre l’attenzione sul rischio della confisca dei proventi del reato, che ai sensi dell’art. 19 del decreto è estensibile su somme di denaro, beni o altre utilità di valore equivalente al prezzo o al profitto del reato. Le misure possono ricadere sull’ente, anche a seguito della sua trasformazione, fusione o scissione (artt. 28-33 d.lgs. n. 231/2001), ovvero nei casi di cessione o di conferimento di azienda.
Le gravi conseguenze negative cui può andare incontro un ente non sono limitate alle sanzioni irrogabili a valle del procedimento di accertamento, ma comprendono un ampio ventaglio di misure cautelari applicabili nella fase delle indagini.
Particolarmente rilevante è il rischio di applicazione del sequestro preventivo in funzione della confisca per equivalente, misura reale che nell’esperienza pratica viene spesso applicata nel corso di investigazioni per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato o di altro ente pubblico, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, criminalità transnazionale e associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale.
Al fine di ridurre il rischio di commissione di illeciti penali da parte dell’Ente, è pertanto, opportuno elaborare un Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, ossia un insieme di protocolli che regolano e definiscono la struttura aziendale e la gestione dei suoi processi sensibili. In altre parole, il Decreto Legislativo 231/2001 individua in un Modello correttamente elaborato, adottato e aggiornato, lo strumento per esimere una società della propria responsabilità amministrativa dipendente da reato.
Lo STUDIO LEGALE BORSALINO ed il suo team di esperti si occupa dell’elaborazione del Modello Organizzativo e di Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, studiato e predisposto ad hoc e “personalizzato” per ogni singola realtà aziendale.